Quest'ultimo fine settimana il foionco ha partecipato all' occidente festival, o Kainua, un festival nuovo per noi, a cui non avevamo mai preso parte, anzi, di cui non conoscevamo neanche l'esistenza, e vi diro', per fortuna che l'abbiamo scopero!
Kainua è una festa nuova, giovane, oserei dire il prototipo di come una festa celtica dovrebbe , almeno ideologicamente, essere.
A dir il vero all'inizio poteva sembrare un po' povero, un immenso campo con nessuna delle strutture con cui ci avevano viziato feste ben piu' blasonate come Trigallia o Venigallia, con capanne e fortini in legno, torri d'avvistamento, totem e menir assortiti. No no, a Kainua non c'era nulla di tutto questo, ma c'era la risorsa piu' importante di tutte, quella che ha reso questa la piu' bella festa forse di sempre: la risorsa umana, o se proprio devo ricoprirmi di melassa, c'era il cuore.
La sinergia tra i gruppi è stata perfetta, una cosa che , lasciatemelo dire, due anni fa non sarebbe stata neanche pensabile. La collaborazione ha seguito uno spirito non comune, tutti han fatto la loro parte dando il massimo di se stessi senza pestarsi i piedi, non si è vista nessuna barriera tra clan, tanto che non sembrava neanche fossero tanti gruppi, ma solo un'unica grande teuta, un gruppo di amici che finalmente si ritrova per fare quello che gli piace di piu' per il puro gusto di farlo.
Kainua, come dicevo, ha vissuto di pochi mezzi e ancor meno infrastrutture, ma ho piena fiducia che la passione che è trasudata in questa edizione portera' presto a novita' anche in questo senso.
Ringraziamo tutti i nostri amici che splendidamente ci hanno accompagnato in questa esaltante esperienza, i fianna ap palug, i nemeton ruis, i teuta ap brig(che tutti insieme ci hanno aiutato a smaltire casse e casse di lambrusco che altrimenti avrebbero molto ingombrato al ritorno), ma anche i nostri storici e mitici antagonisti dell' ars dimicandi, senza dimenticare gli spineti, nuovi e coriaceissimi avversari!
E soprattutto massimo plauso alla falange organizzativa con i grandissimi Taranisen e pitta che si sono fatti un mazzo clamoroso perchè tutto funzionasse e a kern che ci ha disossato a morte spremendoci come limoni sotto il sole cocente ma che ha organizzato le due piu' belle battaglie a cui noi foionchi abbiamo partecipato fin ora.
E ringraziamo infine Taranisen e Sulisama che ci hanno accompagnato e onorato della loro presenza al nostro campo e alla nostra tavola,grazie della fiducia dimostrataci, siete e sempre sarete i benvenuti sotto l'ala dell'uccellaccio modenese.
In poche parole direi che per noi, dal punto di vista dei rievocatori, occidente è stata una festa magnifica e sappiamo gia' che migliorera' ancora, e non perchè ci saranno nuovi sponsor o nuove proloco a sborsare quattrini (non solo almeno) ma per la genuina passione di tutti noi.
Al prossimo anno allora Kainua, mitico luogo che per la prima volta, per davvero, ha riunito finalmente tutti i popoli, celti, etruschi, greci e romani.
E a Monterenzio allora, i fuochi di Taranis attendono di ardere davanti a noi, BéV DAL LAMBROSCH!
Danbrenus
P.S.A kainua, tanto per mettere la proverbiale cigliegina sulla torta, abbiamo ufficializzato ben due nuovi foionchi:
Nikos, approvvigionatore di salumi, formaggi e altre leccornie
e Sulevia, apprendista erborista.
2 commenti:
Eccomi qui...
Sono ancora stanco dopo quei massacranti tre giorni, anzi quattro, visto che ero lì da giovedì sera... ieri sono tornato su con Maria per recuperare le ultime cose, e un qualcosa mi si è mosso nell'animo... ci siamo vincolati per sempre a quel luogo, lo sapete anche voi, credo...
La scommessa era difficile; una festa non celtica, ma "interculturale", se così si può dire, dal profilo intellettuale piuttosto alto, visto lo spessore delle partecipazioni e degli interventi, in un paese che come sente parlare di "celti" va ad oliare il FAL del nonno...
Eppure, ce l'abbiamo fatta. Certo, c'è stata poca gente, cosa che ci secca soprattutto per i banchi, ma nemmeno poi così poca; i popoli d'Occidente erano assieme, fieri delle proprie differenze, ma consci di ciò che li unisce, celti, romani o etruschi che fossero. E questo volevamo.
E grazie a voi, modenesi che non siete altro, della vostra splendida ospitalità, delle vostre tigelle, del lambrusco, e di tutto quello di ben più solido, per quanto immateriale, sia nato tra voi e noi, coppia bolognese e bergamasca. Sempre Boi siamo, e in caso di bisogno Natrix, la mia spada, sarà sempre al vostro fianco; come le miracolose arti di Sulisama saranno sempre pronte a lenire ogni male che vi affligga.
Una piccola nota: domenica notte abbiamo celebrato una piccola cerimonia di chiusura, in cui abbiamo raccolto in un vaso la terra portata dai Fori di Roma, la sabbia dell'arena, che era sabbia del Po, e un pugno della terra di Kainua. Sulisama ha raccolto quest'ultimo, e indovinate da dove... proprio dal vostro campo.
A Monterenzio dunque, dove sarò con il Cardo e Brugo, il mio clan, ma con la consapevolezza d'aver trovato nuovi amici, dagli occhi sinceri e il sangue boico.
indubbiamente di occidente non ci dimenticheremo così presto, e caro taranisen, per i banchi non ti preoccupare, che qualche errore di organizzazione per la prima edizione è accettabilissimo, e se qualcuno dice il contrario mandalo pure a quel paese che indubbiamente il luogo migliore dove mandarlo.
Sono felice che vi siate trovati bene con noi, e spero che l'esperienza di potervi oscpitare si ripeta presto.
Airmed
Posta un commento