Ce l'han chiesto tutti, che cos'è il "foionco", e ogni volta a spiegare le origini del nome del nostro clan.
A giovamento degli amici vecchi e nuovi, andremo orora a rinarrare questa bizzarra vicissitudine.
Nell' ormai remoto inverno 2003 un nucleo embrionale di cio' che sarebbe stato il nostro clan si riuni' tra le mura di un noto pub sassolese a discutere di quest' idea di Nellad e Danbrenus di riunire un gruppo di pazzi consimili e forgiarli in un, oddio, gruppo di rievocazione storica!
Ovviamente non avevamo assolutamente idea di cosa volesse dire o ancor meno cosa avrebbe comportato questa intenzione, fatto sta che qualcosa di buono e, inaspettatamente ,definitivo ne venne fuori:il nome Teuta Foionco!
Ad estrapolare dalla mitologia locale appenninica modenese questo prodigio di cultura contadina fu il giovane Fillo, uno dei primissimi foionchi in assoluto che sapientemente delibero' su questo misterioso e fantomatico flagello dei sottotetti:
Il foionco è un uccello rapace, sorta di falco , munito di non due, ma bensi' tre zampe posteriori!
Narrano le leggende agrestri che la rezdora quando tornando a casa trovava sguarnita la trave a cui era appeso il prosciutto e, disperata, chiedeva spiegazioni al marito, questi diceva-Me 'an so' gninta, l'è ste' al foionc a tor al parsot con una dal so' tri zampi....
E quando il giorno successivo anche la cantina mostrava evidenti segni di saccheggio,anche allora il marito se ne usciva con la stessa fola-Ma cara la me' muiera, l'è ste seimper al foionc, con la seconda dal so' tri zampi l'al tolt via al fiasch dal lambrosch,cal brot cancher d'un uz'laz!
Fatto sta che capitava che anche il contadino tornando a casa tardi un giorno trovo' la moglie allegra, pimpante e visibilmente soddisfatta, e quando ebbe la non furba idea di chiedere spiegazioni,la, lei si', furba consorte disse-'Ghivet ragioun, l'era da boun al foionc a gnir chè a ruber, con la prèma zampa al tuliva al parsot, con la seconda al fiasch dal lambrosch...
E il marito-E stasira?
E lei, sagace-Ah sè, l'è gnu' anch stasira, e stasira l'ha druve' la tersa zampa ....
A dir poco perdemmo la testa per questa amabile(è il caso di dire) creatura, e da allora è il totem, lo stendardo e l'inamovibile anima del Teuta Foionco.
Ringraziamo Fillo che anche se provvide a questo fondamentale piolo della storia foionca, non prosegui' con noi la strada ivi tracciata, assorbito da assortiti deliri musicali.
Danbrenus
A giovamento degli amici vecchi e nuovi, andremo orora a rinarrare questa bizzarra vicissitudine.
Nell' ormai remoto inverno 2003 un nucleo embrionale di cio' che sarebbe stato il nostro clan si riuni' tra le mura di un noto pub sassolese a discutere di quest' idea di Nellad e Danbrenus di riunire un gruppo di pazzi consimili e forgiarli in un, oddio, gruppo di rievocazione storica!
Ovviamente non avevamo assolutamente idea di cosa volesse dire o ancor meno cosa avrebbe comportato questa intenzione, fatto sta che qualcosa di buono e, inaspettatamente ,definitivo ne venne fuori:il nome Teuta Foionco!
Ad estrapolare dalla mitologia locale appenninica modenese questo prodigio di cultura contadina fu il giovane Fillo, uno dei primissimi foionchi in assoluto che sapientemente delibero' su questo misterioso e fantomatico flagello dei sottotetti:
Il foionco è un uccello rapace, sorta di falco , munito di non due, ma bensi' tre zampe posteriori!
Narrano le leggende agrestri che la rezdora quando tornando a casa trovava sguarnita la trave a cui era appeso il prosciutto e, disperata, chiedeva spiegazioni al marito, questi diceva-Me 'an so' gninta, l'è ste' al foionc a tor al parsot con una dal so' tri zampi....
E quando il giorno successivo anche la cantina mostrava evidenti segni di saccheggio,anche allora il marito se ne usciva con la stessa fola-Ma cara la me' muiera, l'è ste seimper al foionc, con la seconda dal so' tri zampi l'al tolt via al fiasch dal lambrosch,cal brot cancher d'un uz'laz!
Fatto sta che capitava che anche il contadino tornando a casa tardi un giorno trovo' la moglie allegra, pimpante e visibilmente soddisfatta, e quando ebbe la non furba idea di chiedere spiegazioni,la, lei si', furba consorte disse-'Ghivet ragioun, l'era da boun al foionc a gnir chè a ruber, con la prèma zampa al tuliva al parsot, con la seconda al fiasch dal lambrosch...
E il marito-E stasira?
E lei, sagace-Ah sè, l'è gnu' anch stasira, e stasira l'ha druve' la tersa zampa ....
A dir poco perdemmo la testa per questa amabile(è il caso di dire) creatura, e da allora è il totem, lo stendardo e l'inamovibile anima del Teuta Foionco.
Ringraziamo Fillo che anche se provvide a questo fondamentale piolo della storia foionca, non prosegui' con noi la strada ivi tracciata, assorbito da assortiti deliri musicali.
Danbrenus
2 commenti:
ma che belli che siamo!! :D
A SAM PROPRIA DA TROI!
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